martedì 15 maggio 2012

MIND the DIFFERENCE...pensa la differenza!


Al famoso concorso in cui parlavo nel post della scorsa settimana, sono sul podio. Non ho vinto, ma sono sul podio. TERZA, per l'appunto! MIND THE DIFFERENCE il nome del concorso lanciato dalla Fondazione Bertini in partnerchip con la Sergio Bonelli Editore. 
La prima pagina del sito recitava così:
"...la sfida è di mostrare, attraverso il disegno grafico,
lʼespressione della differenza ed i fenomeni di esclusione ad essa collegati "
Ho raccolto la sfida e ho partecipato con questo disegno, per la categoria ILLUSTRAZIONE:


Il disegno verrà esposto al Museo del Fumetto di Milano (presto vi darò altri dettagli) e contenuto nella pubblicazione finale.

QUI si possono vedere gli altri vincitori.
QUI invece c'è la pagina dedicata alla mia opera.

La mia spiegazione del progetto è stata questa:

La differenza sentita, vissuta e sottolineata nella mia illustrazione. “Sentita” da chi la vive con una duplice forma di adattamento:di chiusura nei confronti della società e di gioia e tranquillità nel profondo della propria mente (da qui lo spunto del mio MIND THE DIFFERENCE) e “Sottolineata” dalla società che circonda l’individuo.
La “Differenza” può essere vista con una doppia chiave di lettura: quella che rende l’individuo SOGGETTO nella sua sensazione “sognata” (quindi positiva) e quella (negativa) che vede l’individuo OGGETTO di scherno/paura/stupore/derisione (simboleggiati dagli sguardi e gli atteggiamenti degli individui intorno a lui).
Il soggetto, visto in questa doppia ottica, è portato a chiudersi e a posizionarsi su una roccia che ha sopra cactus e piante grasse, come a proteggersi dalle parole e gli sguardi del resto del mondo e della società.
Il mio disegno, quindi, è più “FEEL the difference” perchè cerco di analizzare una situazione apparentemente semplice e già vista (che vede un’analisi di bullismo, disadattamento, voglia di rifugiarsi in un mondo alternativo)con un’immagine colorata che sembra contrastare un po’ con ciò che mostra.
La “speranza” è data dai colori accesi e che circondano l’esterno della scena, quindi la visione che cerco di mostrare non spaventa, ma aiuta a riflettere: non solo la società (che dovrebbe CAPIRE e interagire con il “diverso”), ma anche l’individuo che deve poter mostrare ciò che ha dentro (in questo caso ciò che sogna)agli altri per poter instaurare una collaborazione immediata e far capire che la differenza è un VALORE e non una sfortuna, perchè anche chi sembra chiuso, schivo o non sembra adattasi, ha dentro delle qualità che devono poter venir fuori senza essere giudicati dagli altri.
Una bella iniziativa, a mio avviso, per l'ambiente legato al  mondo del fumetto e dell'illustrazione in Italia. Spero vengano create situazioni così anche in futuro! L'occasione per mettersi alla prova e confrontarsi su temi di questo tipo, può dare molti spunti sia a noi disegnatori, sia a tutti coloro che ritengono le arti grafiche una via efficace di comunicazione.

E ora esultiamo insieme!! YEP-YEP-YEP!! :)

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